La lana è il simbolo per eccellenza dell’inverno! Calda e confortevole, questa fibra tessile è impiegata da secoli per la produzione di indumenti e capi di biancheria in grado di proteggere il corpo dalle rigide temperature invernali. Non è un caso, infatti, che rappresenti la “pelliccia” di animali come le pecore che in qualche modo dovranno pur proteggersi dal freddo!
I vantaggi dell’utilizzo di indumenti in lana sono numerosi: innanzitutto questo materiale è molto versatile e con esso è possibile creare dei capi di abbigliamento con differenti stili, tra cui il casual, rendendoli adatti a vari tipi di abbinamenti e a svariate occasioni, più o meno formali, a seconda dei casi.
Il rovescio della medaglia, invece, è rappresentano da alcuni degli svantaggi che i prodotti fatti in lana possono avere. Questo materiale, in effetti, presenta delle caratteristiche che potrebbero essere alla base di alcuni inconvenienti che, a loro volta, potrebbero spingere le persone, a evitare di indossare i capi prodotti con questa fibra naturale.
La lana: di cosa si tratta?
La lana è una fibra tessile che viene ricavata dalla lavorazione e dal trattamento del vello delle pecore o di altri animali, come gli alpaca, i lama, le capre o alcune specie di coniglio. Esistono, quindi, differenti tipologie di lana che presentano anche diverse caratteristiche e differente pregio, che si riflette poi sul prezzo.
Un esempio di lana molto pregiata, ricavata dal vello di una specie di capra, è rappresentata dal cashmere. Anche la lana d’Angora, prodotta a partire dal vello di alcuni conigli, è molto richiesta e ha prezzo elevato. Essendo una fibra di origine animale, la lana presenta delle caratteristiche uniche di resistenza.
In effetti, il principale componente del vello degli animali citati in precedente sarebbe lo stesso dei nostri capelli, ovvero la cheratina. Questa molecola è resistente ma, al tempo stesso, abbastanza elastica per dare comfort e permettere di avere uno “scudo” protettivo contro le rigide temperature invernali, trattenendo l’aria fredda e impedendo che arrivi alla pelle.
Come viene prodotta la lana?
A prescindere dall’animale da cui viene ricavata, la lana subisce una serie di processi di lavorazione che portano alla produzione dei gomitoli che tutti conosciamo. La prima fase è rappresentata dalla tosatura: il vello viene rimosso in un’unica operazione con strumenti appositi (di solito tosatrici) una o due volte all’anno.
La lana grezza così ottenuta viene trattata per eliminare le impurità, come la lanolina, una molecola di grasso, ma anche residui di erba, polvere e altra tipologia di sporcizia. Il trattamento in questione consiste nel lavaggio con acqua calda e detergenti appositi. Segue la fase di districamento dei nodi e di filatura.
La filatura permette di ottenere i fili di lana noti a tutti che poi vengono arrotolati a formare gomitoli di varia dimensione. I gomitoli così ottenuti, quindi, possono essere etichettati e confezionati per la vendita. In commercio ne esistono di vari tipi e in varie colorazioni, permettendo di poter rispondere alle varie esigenze.
I “contro” della lana
Come accennato nei primi paragrafi del presente articolo, la lana presenta numerosi vantaggi: indossare capi in lana significa essere coccolati dalle fibre di cui è fatto questo materiale, morbide e confortevoli, e, al tempo stesso, essere adeguatamente protetti dalle temperature invernali. Di contro, tuttavia, la lana presenta degli svantaggi da non tralasciare.
In primis, si tratta di un materiale delicato che richiede delle cure apposite e particolari per far si che non venga rovinato irrimediabilmente. E’ proprio per questo motivo che in molti modelli di lavatrice è incluso il lavaggio delicato per capi in lana, caratterizzato da bassa temperatura e debole centrifuga.
Inoltre, alcune tipologie di lana, come il cashmere, possono essere veramente costose e, il costo, unito alla alta probabilità di rovinare i capi con il lavaggio, potrebbe far desistere i papabili acquirenti. Da non tralasciare è anche il fatto che la lana può causare, in alcuni soggetti sensibili, arrossamenti e irritazioni della pelle.
Un breve riepilogo
In conclusione, la lana è una fibra tessile di origine animale, ottenuta dalla lavorazione del vello di pecore, capre, conigli o animali “esotici” come alpaca e lama. Esistono varie tipologie di lana, più o meno pregiate e costose. La lana presenta il vantaggio di essere solitamente confortevole e resistente .
Tuttavia, presenta anche dei “contro” che potrebbero creare degli inconvenienti. Tra questi, troviamo la delicatezza e la necessità di lavaggi a bassa temperatura e con debole centrifuga, il costo molto elevato per alcune tipologie (come il cashmere) e la possibilità di dare origine a prurito e rossori cutanei sui soggetti più sensibili.