
La pasta frolla è un ingrediente che serve per la preparazione di un’infinità di cibi: dai dolci al salato, indifferentemente. Ma spesso prepararla a dovere è un’impresa, perché non si conoscono gli ingredienti e perché non si sa nemmeno quanto può contare davvero definire nei minimi dettagli tutta la fase iniziale, che è quella da cui dipende il successo delle pietanze.
La pasta frolla: a che serve?
Sia che tu voglia preparare una buona crostata fatta in casa con una marmellata fresca oppure delle tartellette fantastiche come quelle che ti preparava la nonna, o ancora dei biscotti perfetti da inzuppare nel latte al mattino per la colazione, alla pasta frolla non puoi dire mai di no. E’ praticamente utilissima.

La sua caratteristica inconfondibile, di cui non puoi fare assolutamente a meno, è la friabilità, che si percepisce già al primo morso e che ti mostra come si può davvero ottenere un dolce squisito senza dare di matto e senza usare chissà quali impossibili e introvabili ingredienti. Ma non è tutto qui.
Per preparare una consistenza che sia quella tipica della pasta frolla come l’abbiamo sempre conosciuta non devi solo avere gli ingredienti e le dosi annesse giuste, ma è necessario pure da un tocco di originalità, affinando la tecnica e provando a seguire i miei 5 consigli d’oro, che cambieranno il modo di preparare la pasta frolla direttamente in casa.
I 5 consigli d’oro per la pasta frolla perfetta fatta in casa
Sappi che la prima cosa da cui devi sempre partire per ottenere una pasta frolla perfetta, friabile al punto giusto e senza grandi difficoltà durante la preparazione, è la temperatura. Hai infatti bisogno che il burro, uno dei componenti indispensabili della pasta frolla sia freddissimo, usato dopo averlo preso appena in quel momento dal frigorifero.

Per usarlo in modo adeguato basterà tagliarlo a cubetti e lavorarlo il meno possibile, per evitare che la pasta frolla con il burro fuso diventi un pasticcio. Se le tue mani sono troppo calde, usa una spatola che agisce senza problemi e non darà un effetto troppo negativo sul burro.
Attenzione, anche al tempo: la pasta frolla non va impastata troppo a lungo. Ti basta che tutti i componenti, ovvero gli ingredienti, si addensino e si mescolino tra di loro per avere un effetto liscio e definito, un risultato che ottiene solo se riduci i tempi di lavorazione e anzi vai a velocizzare il tutto.
Non è finita qui…
Falla riposare in frigo. E’ un requisito senza il quale non abbiamo dove andare. Diciamo che, una volta finita la lavorazione, possibilmente il composto ottenuto, questo panetto liscio e morbido, si è anche un po’ riscaldato, e necessita per questo motivo di ricompattarsi ulteriormente trascorrendo almeno 30 minuti (sarebbe anche meglio 1 ora!) dentro il frigo.

La pasta frolla una volta raffreddatasi dentro il frigorifero è anche più facile da stendere con il semplice mattarello e si cuoce in modo ottimale, determinando proprio quel tipico effetto friabile che contraddistingue la pastafrolla fatta bene. Insomma, il freddo è essenziale, come lo è anche la scelta della farina giusta e magari anche mescolata con diversi tipi.
Infatti, il mix perfetto per una pasta frolla impeccabile risulta sempre la combinazione tra una farina 00 e un pizzico sempre di farina diversa, che sia di mandorle o di riso, che renderà il composto ancora più friabile ma anche appetitoso, in quanto si va ad aggiustare il gusto e la consistenza.
La cottura è tutto!
Ma un’esperienza unica e sola che ci porta a trasformare la nostra prima performance con la pasta frolla come davvero efficace è sicuramente la cottura. Del resto, dopo aver fatto attenzione a non sbagliare nemmeno mezzo passaggio, sarebbe assolutamente controproducente arrivare a sbagliare proprio il momento della cottura che invece risulta davvero importante.

Infatti, per la preparazione di qualunque prodotto fatto con pasta frolla, la cosa importante è che il forno sia sempre statico, possibilmente tenendo conto di impostarlo tra 170 e 180 gradi, mai con modalità ventilato, a meno che tu non voglia poi trovarti a fare i conti con i biscotti soffiati o le crostate troppo dure.
Il tempo anche in questo caso risulta fondamentale, e va misurato in base al tipo di alimento che dobbiamo cuocere; per cui in caso di crostate, non andare mai oltre i 40 minuti, mentre per i biscotti considera sempre lo spessore che hanno perché se li lasci troppo poco dentro il forno e sono ben voluminosi, rischi di avere un dentro ancora non cotto.