Tisana rilassante: la soluzione immediata per liberarti subito dallo stress

Fare ricorso ad una buona tisana rilassante non è appannaggio esclusivi dell’inverno e delle temperature rigide ma da secoli, se non addirittura millenni viene fatto ricorso a questa forma di bevanda anche durante il resto dell’anno, ciò è ben testimoniato da varie tradizioni culturali che ne fanno ampio ricorso anche nelle regioni decisamente calde.

E’ sia un piacere per il palato, ma anche un metodo per eliminare stress, stanchezza e nervosismo, magari dopo una giornata di studio o lavoro, o anche semplicemente per concedersi qualche attenzione extra, a mo’ di coccola. Anche la tisana nella sua apparente semplicità può essere qualcosa di estremamente impattante in termini positivi.

Imparare a realizzare una tisana al meglio permette di farne ricorso con più facilità e può essere anche sorprendentemente efficace nel lungo periodo, attribuendoci una abitudine che poi ha effetti positivi anche sull’intero organismo: per questo motivo si tratta di un elemento estremamente conosciuto in tutte le culture, ed è in diffusione.

Tisana o tè?

Appartiene alle bevande che possono essere ottenute da elementi naturali, come foglie o spezie di vari elementi vegetali, un po’ come avviene per il tè, la tisana viene preparata tramite l’infusione e l’acqua calda, che come è ampiamente noto agisce come agente di rilascio degli elementi che ne sono contenuti che sono parzialmente trasferiti nell’acqua.

Le differenze con il tè sono sostanzialmente legate alla specificità dei prodotti utilizzati, per il tè infatti viene fatto ricorso ad una unica tipologia di specie della genere Camelia alla volta, mentre per la tisana vengono considerate varie forme di erbe, foglie ed elementi, anche di natura e preparazione piuttosto differenti.

L’infuso invece è sempre per l’appunto una forma di infusione che come il tè fa ricorso ad un solo tipo di pianta. Quindi se vengono sfruttate una sola forma di erbe o spezie che non sono quelle del tè, il nome corretto è infuso, se queste sono diversificate si parla generalmente di tisana, categorizzazione che però è solo relativa.

Effetti

La tisana fa parte di elementi che ancora oggi vedono l’attribuzione a varie proprietà importanti, che sono legate sia alle piante impiegate nelle foglie o altre sezioni ma anche alla struttura stessa dell’infusione che già anticamente veniva considerata fonte di proprietà officinali e medicamentose, ancora oggi questi elementi sono ben presenti nella cultura.

Le principali capacità sono quelle idratanti, consumando la tisana si rende l’acqua calda / bollente più gradevole e si è portati naturalmente a farne ricorso con una certa regolarità, questa unita alle proprietà delle erbe favorisce una azione rilassante possibile grazie ad un concreto effetto specifico che può portare la riduzione della pressione sanguigna, un aumento della diuresi ed una più accellerata forma di metabolismo.

Il tutto è ancora più incentivato da una più rapida ed efficiente eliminazione delle tossine, parte delle “scorie” che sussistono nel nostro organismo nel tempo. Diverse tisane come quelle al finocchio, ai frutti di bosco vari, ma anche al tarassico, lavanda e tiglio ad esempio hanno anche forti capacità antiossidanti che possono impattare positivamente sul cuore e reni.

Come preparare una buona tisana

Anche l’azione di infusione che può essere appresa da tutti con facilità senza una vera e propria guida, “viene meglio” con l’adozione di alcuni trucchi specifici. Possiamo impiegare un apposito infusore o filtro dove inserire le erbe scelte che vanno poi rilasciate in acqua appena portata alla bollitura, generalmente intorno ai 100 gradi centigradi.

Alcune forme di erbe sono maggiormente efficaci per essere innestate e quindi portate ad infuso durante la bollitura oppure all’inizio della stessa, questo è descritto sull’etichetta dei prodotti, ad esempio alcune sono adatte per i decotti, che prevede una doppia bollitura, una senza elementi ma solo acqua poi vanno aggiunte le erbe poi si riporta alla bollitura.

L’acqua bollente va versata nel contenitore dove è presente il filtro o direttamente le erbe, avendo cura di coprirlo con un coperto o un altro elemento così da trattenere al meglio il calore, questo permette di allungare i tempi e dopo circa una decina di minuti possiamo rimuovere il filtro ed il coperchio e consumare.

La tradizione della tisana

E’ in aumento anche presso i giovani, che hanno la possibilità di fare ricorso ad un mercato ancora più ampio e diversificato in termini di ingredienti rispetto al passato. Spesso infatti si opta per delle tisane specifiche dalle caratteristiche particolari anche provenienti da altre sezioni del globo, che possono portare uno scambio culturale vero e proprio.

Difficilmente le tisane hanno proprietà “negative” quindi forme di controindicazioni, queste sono spesso legate ad eventuali allergie e reazioni legate ad intolleranze alimentari, anche se è bene controllare sulle confezioni se oltre alle erbe ed alle piante risultano essere presenti altri elementi particolari come conservanti e simili che possono comprometterne la struttura.

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